HDP X5 a 180°C come soluzione in componenti per automazione
Il settore dell’automazione industriale richiede prestazioni sempre maggiori sia in termini di velocità che di resistenza alla abrasione nonché alla corrosione. Le macchine automatiche sono dei gioielli della meccanica per via del loro funzionamento preciso ad elevatissime velocità. Macchine per la produzione del tè, caffè tabacco, pasta ma anche tessuti e filati, piuttosto che gestione del componente in automotive sono terreno fertile per l’impiego dei trattamenti superficiali.
L’esigenza di produrre “tanto e veloce” è il motivo di richiesta di alte prestazioni ai componenti.
Il rivestimento PVD ha sempre fatto fronte ai problemi classici di usura per abrasione e adesione, ma oggi gli viene chiesto molto di più sia perché a contatto coi materiali più disparati (dal prodotto alimentare liquido o solido, dal fil plastico, agli additivi…) sia perché non devono esserci fermi macchina.
La scelta di HDP X5 in componentistica per automazione
I trattamenti PVD (Phisical Vapor Deposition) arrivano in questo settore come soluzione necessaria per l’aumento prestazionale in termini di resistenza all’usura per abrasione, problemi di incollaggio, riduzione degli attriti e resistenza a corrosione. Il primo trattamento a comparire sui componenti è stato il Nitruro di Titanio (TiN), denominato volgarmente come “quello giallo”. I problemi però si evidenziano sin da subito per via della incompatibilità tra la temperatura di rinvenimento di molti materiali (acciaio da cementazione, inossidabili martensitici..) e la temperatura di deposizione (480°).
Il primo passo quindi è stato quello di utilizzare un PVD molto più versatile dal punto di vista T di deposizione come il Nitruro di Cromo (CrN). L’aggiunta poi di altri elementi di transizione alla molecola di CrN e l’ulteriore riduzione della T di deposizione ha portato allo sviluppo di HDP X5 deposto a 180°C.
Le caratteristiche di questo coating sono le medesime che ritroviamo nel rivestimento a 480°C permettendone però la deposizione su tutti quei materiali termosensibili notoriamente utilizzati in macchina automatica: 18NiCrMo3, K720, 100Cr6 , alluminio, leghe di Rame.
I componenti su cui può essere applicato HDP X5 a 180°C sono molteplici: si va dai componenti di supporto per controllo e gestione componenti, ai componenti per settore alimentare a contatto con alimenti.
L’importanza della preparazione superficiale
L’altro aspetto fondamentale per la corretta applicazione dell’HDP X5 è la preparazione superficiale . Una superficie liscia , esente da inneschi da corrosione e correttamente lucidata si presta meglio a ricevere il rivestimento HDP X5 e ne esalta la riduzione degli attriti e la resistenza a corrosione.
Tecnologie Ecofriendly
Il rivestimento HDP X5 a 180°C è deposto con Tecnica PVD . Tale famiglia di trattamenti non viene effettuata mediante bagni chimici, ma di tratta di deposizione in Vuoto in presenza di un plasma. Queste indicazioni rendono questa tecnica completamente ecosostenibile e rispettosa dei dettami Europei Reach e Rohs.
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