Rivestimento Decorativo PVD su Maniglie

L’aspetto estetico del rivestimento PVD è sempre stato considerato marginale poiché l’utilizzo che si faceva del trattamento in questione era prettamente tecnico.

L’ “apparenza” del rivestimento ha assunto valore quando questa è stata pensata  per modificare l’estetica del prodotto sfruttando il fatto che il PVD non è una semplice  verniciatura ma un trattamento superficiale con benefici a livello di ripetibilità, di resistenza all’abrasione e alla corrosione.

I materiali con cui sono costituite le maniglie vanno dall’acciaio, all’ottone cromato all’alluminio nichelato ed il PVD è in grado di aderire su tutte queste combinazioni.

Ultima caratteristica, ma solo in termini di citazione, è la necessità di molte aziende di disporre di tecnologie Green, che possano sostituire tecniche ad alto impatto ambientale attualmente in uso come la cromatura o la verniciatura , ed in questo il PVD gioca un ruolo di attore principale.

La ripetibilità del colore

Il fatto di poter replicare con costanza e precisione un colore è alla base di molti settori. Gli standard qualitativi in questo senso sono molto restrittivi e non si possono legare a sensazioni personali considerato il fatto che gli spettrofotrometri naturali di cui ognuno di noi dispone (gli occhi) hanno tarature differenti. Lo strumento di dialogo diventa quindi la coordinata colore CIE Lab secondo ISO 11664-4 con la relativa tolleranza proprio come in meccanica.

La colorazione risulta ripetibile poiché l’impianto di rivestimento ha sotto controllo tutte le condizioni di deposizione, dalla temperatura alla pressione parziale dei gas, dalle correnti d’arco alla corrente applicata ai pezzi, dalla rotazione del carosello fino alla densità del plasma.

La colorazione dei trattamenti PVD è strettamente legata e condizionata dalla stechiometria dello strato per cui le tonalità entro cui si può operare sono gli ori, i bronzi, i grigi ed i neri.

Va poi sempre ricordato che i trattamenti PVD replicano esattamente la finitura superficiale che si trovano a rivestire e non hanno l’effetto che invece ha la cromatura di omogeneizzare la superficie. Questo aspetto è positivo nel momento in cui la richiesta è quella di far trasparire la texture del materiale di base (lavorazione meccanica, satinatura, lucidatura).

La resistenza al graffio

l trattamenti PVD con applicazioni decorative specifici per maniglie hanno durezze che vanno oltre i 1.500HV paragonabili quindi ad 1,5 volte una cromatura.

Durezza rivestimento Rose Gold

Questa prerogativa permette di avere una elevata resistenza al graffio e di passare test severi di abrasione come il Turbula ISO 23160, normalmente utilizzati in ambito decorativo.

Resistenza alla corrosione

La maniglia è potenzialmente esposta ad atmosfere aggressive sia interne (laboratori) sia esterne (località di mare, umide e calde). Materiali come ottone, alluminio e acciaio sono potenzialmente a rischio in ambiti come questi. Il PVD decorativo in questo senso garantisce ottima resistenza a corrosione e permette di rispettare i test più severi in Nebbia salina secondo lo standard UNI EN ISO 9227 con dei Protection Rating Rp 9 secondo UNI ISO 10289.

La resistenza a corrosione è modificabile a seconda degli interlayer (Galvanici e chimici) che si utilizzano e che permettono di fornire maggior protezione al materiale di base.

È quindi possibile affermare che il trattamento PVD è ormai sdoganato in ambito maniglie di ogni genere (arredo, automotive, interni, esterni) con risultati in termini estetici e di performance alla altezza delle richieste.

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